Le lampadine classe energetica D, le lampadine alogene, dal 1 di Settembre sono state messe al bando dalla commissione Europea, in forza della direttiva EUP – Energy Using Products 2005/32/EC .
Tutto questo per avere un illuminazione più ecosostenibile, secondo l'ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile) garantirebbe un notevole risparmio energetico, sia in termini economici, che di inquinamento, abbattendo di gran lunga le emissioni di CO2 attualmente prodotte dalle lampade alogene.
Questo obbiettivo si potrà raggiungere sostituendo le lampadine alogene con i più efficenti sistemi a Led.
La tecnologia LED, è in grado di trasformare circa il 50% dell’energia elettrica ricevuta in luce, questo non accade con le lampadine alogene, la cui inefficenza è data dall’utilizzo di una minima parte dell’energia ricevuta (circa 15%) , gran parte della restante energia viene dispersa in calore. Ecco perchè una lampadina alogena consuma molto più di una lampada a Led.
Si può riassumere che le lampadine a led hanno una diversa unità di misura : flusso luminoso (lumen), infatti 800 lumen corrispondono a una lampadina da 10W, che equivale a una lampada alogena da 60W.
Anche la durata di vita di una lampada a led è 15.000 ore e alogena 5.000 ore.
Non è un caso che le lampadine a led hanno la classe energetica A++.
Considerando che i costi sono notevolmente diminuti delle lampade led.
Non tutte le lampade alogene sono state bandite dal primo settembre, ma esclusivamente quelle da classe energetica inferiore alla lettera B.
Rimangono dunque, ancora sul mercato, tutte quelle direzionali e dotate di attacco G9 ed R7S, ovvero i tradizionali faretti e quelle impiegate nelle lampade da tavolo e nei proiettori.
Tutto questo è stato fatto per dare un futuro più ecosostenibile e ad una maggior sensibilizzazione verso i temi dell’inquinamento e del risparmio energetico.
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